All'improvviso, come se un destino chirurgo mi avesse operato per una cecità antica ottenendo un grande successo immediato, alzo la testa dalla mia vita anonima verso la chiara conoscenza di come esisto.(*)
(Pessoa)
Capita di nascere sbagliati e la consapevolezza di esserlo fa parte del tuo respiro. C’è chi, saggiamente, si fa portare dal destino su rotte di sana e cosciente distruzione solitaria, e chi, invece, combatte cercando disperatamente di farsi accettare seguendo le regole. Ma non funziona. Sei comunque sbagliato. Esisti, ma non sei in grado di vivere mentre osservi il vuoto che ti si crea intorno. Inciampi continuamente nell’infelicità provocata o subita perché ogni gesto, ogni pensiero, ogni azione è sempre, in qualche misura, inadeguata. Scisso tra chi sei e chi sogni di essere vivi in una prigione che ti sei costruito con le tue mani, ma non hai la forza di rompere le sbarre e uscire.
Nessun commento:
Posta un commento