28.8.10

On Melancholy Hill (click *)

Cammina leggera perché stai camminando sui miei sogni. (William Butler Yeats)


Cucino pasta con il pesto stasera per me e i miei sogni. Stiamo accoccolati sul divano con un bicchiere di vino rosso a veder passare la vita, io e i mie sogni. Contiamo i capelli bianchi insieme ai quei sogni che si sono  dispersi e a quelli infranti e ricordiamo i bei tempi. Quei tempi in cui si sogni si chiamavano speranze e nell’amore si credeva. Adesso siamo fragili, io e i miei sogni. Ci dobbiamo difendere perché ad ogni incrinatura, ad ogni frattura la realtà spinge per entrare e noi non abbiamo più la forza per contrastare. Sono finiti i tempi di Pentesilea e di Cassandra. Ora cerchiamo freneticamente stelle cadenti nel cielo buio d’estate per poter sopravvivere. La forza delle guerriere e delle maghe è finta da tempo. Tutto appassisce intorno a me e ai miei sogni. I più belli li ho già sepolti. Guardo con tenerezza quelli rimasti, mi stanno accanto stretti stretti su questo vecchio divano blu, un po’ acciaccati ma così belli. Sento che li devo difendere.  Cosa succede ai sognatori quando muoiono tutti i loro sogni?  Non lo voglio scoprire. Ora mangeremo la pasta al pesto Buitoni – si potrà dire “Buitoni” in un blog? – a cui ho aggiunto foglie di basilico fresco e farò finta di essere a Genova, affacciata su quei vicoli stretti a respirare aria di mare.  E non importa se avremmo dovuto bere del bianco ghiacciato, ai miei avvizziti sogni e a me piace il rosso, quello inteso di questa terra qui, quello che non deve viaggiare per chilometri, che non viene pastorizzato e filtrato, ma quello che sa ancora di sole, di terra riarsa, di api e di frutta.  E stanotte partorirò un sogno nuovo, ne sono sicura.

2 commenti:

  1. i sogni più belli sono quelli usati, graffiati, solidi, vivi. come un parquet da lamare. e non sarà un caso che sembri l'amore.

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  2. Vero, il difficile è non distruggerli, un po' come l'amore...

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